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    ANACI al Made Expo 2013.

    pubblicata il 28-10-2013


    Giornate di studio, giornate di lavoro, giornate di coesione e scambio di opinioni tra tutti gli associati d’Italia. Questo, in sintesi, il “work in progress” di ANACI presente alla fiera di Rho con uno stand al padiglione 6 e con una folta delegazione di dirigenti ed associati che con impegno e dedizione hanno contribuito ad un’ulteriore crescita professionale ed associativa in termini di qualità
    Qualità che ANACI può e deve offrire nel mercato immobiliare, qualità che vede ANACI in prima linea nello sviluppo dell’innovativo progetto di ricerca sulla riqualificazione urbana ed edilizia che mira a diminuire il consumo di energia primaria ed al tempo stesso, a ridurre la produzione di CO2 dell’80% nei condomini. L’associazione con il “Progetto Abitare Biotech” in collaborazione con il PAES – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – sta portando avanti quelle linee guida che l’Unione Europa nel 2008 ha approvato con il pacchetto “clima-energia”ovvero il 20-20-20.
    L’attuale parco edilizio, infatti, è formato da edifici con un indice di Prestazione Energetica superiore a 210 KW/m2 anno. Questo si traduce in un elevato consumo di energia termica ed elettrica a causa di impianti di riscaldamento e raffrescamento a bassa efficienza, e di uno scarso isolamento termico.
    Il “Progetto Abitare Biotech” offre una valida guida per il risanamento Energetico Acustico e Strutturale dei condomini che può portare a ridurre l’indice di prestazione energetica ad un valore inferiore a 40 KW/m2 anno.
    Attuare un valido risanamento energetico secondo le regole del progetto, significa portare l’edificio all’interno di classi energetiche elevate ovvero: A+, A, B e, di conseguenza, aumentare il valore economico dell’immobile, consumare meno energia e quindi ridurre le spese delle bollette aumentando il comfort abitativo.
    ANACI, inoltre, vuole trasmette la qualità anche nel lavoro quotidiano di ogni singolo associato creando una rete di dirigenti che sappiano trasmettere i valori dell’associazione ed il rispetto di appartenenza ad essa. Con l’aiuto ed il supporto del dott. Ciro Imparato i dirigenti hanno potuto confrontarsi sul tema delle relazioni e del rapporto con gli altri che, ogni giorno, l’amministratore di condominio è chiamato ad affrontare.
    Una figura, quella dell’amministratore, di leader che deve saper affrontare e capire come meglio interagire con l’utente che ha fronte a se. Un leader che deve cogliere le potenzialità dei propri collaboratori nel delegare ogni tipo e forma di mansione trovando nel confronto con gli stessi la riuscita dei risultati preposti. Appartenere ad un’associazione, come ANACI, significa trasmettere dei valori che ogni dirigente ed ogni iscritto devono portare avanti per raggiungere univocamente l’obbiettivo di crescita professionale che crea le competenze per poter affrontare seriamente il mercato del lavoro ed affrontare le richieste che lo stesso pretende.
    Non sono mancati, infine, gli scambi di opinioni ed idee che i singoli dirigenti hanno “sollevato” sulla gestione dei propri associati e sulle situazioni, a volte spiacevoli, a cui la dirigenza locale deve provvedere al fine di mantenere il buon nome dell’associazione e della categoria molto spesso vista come una “figura astratta”.
    L’esperienza personale di alcuni dirigenti in merito al progetto qualità e/o alla gestione interna dell’ufficio adeguata ai servizi offerti dalla tecnologia del ventunesimo secolo, hanno concluso un’interessante e costruttiva convention dove la tranquillità di ogni condomino può essere tradotta nel brand che ANACI ha fatto suo: Un amministratore ANACI…il migliore investimento dopo la tua casa…”

    Davide Russian
    Addetto Stampa ANACI Venezia



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