LA RISPOSTA DELL'ESPERTO

    AMMINISTRATORE E COMPENSO - Katia

    Il 30/10/2013 abbiamo fatto l'assemblea per chiusura esercizio e nomina nuovo amministratore; per quest'ultima cosa non avendo raggiunto i millesimi previsti per legge, è rimasto in carica lo stesso in prorogatio imperii. In tempi brevi cioè in gennaio 2014 abbiamo raggiunto l'accordo di cambiare amministratore. Spetta il compenso a quello uscente in prorogatio imperii? Ringrazio anticipatamente.


    Risposta:

    Gentile Signora Katia,
    Credo che il quesito che lei pone vada inquadrato in maniera diversa.
    Da quanto leggo l'amministratore in carica non è stato revocato. Infatti la revoca avviene con la stessa maggioranza della nomina ( metà degli intervenuti che rappresentino almeno i 500 millesimi). Semplicemente l'assemblea non aveva i numeri ne' per la nomina ne' per la revoca.
    In applicazione della legge 220/2012 (meglio nota come riforma del condominio), già in vigore alla data dell'assemblea, l'amministratore non revocato si deve ritenere confermato.
    Pertanto l'attuale amministratore svolge le sue funzioni non in forza della prorogatio imperii, ma in virtù del fatto che l'assemblea non lo ha revocato.
    L'assemblea ha titolo per rimuovere l'amministratore in ogni momento e pertanto l'assemblea può nominare un nuovo amministratore in forza di questa autonomia decisionale.
    Però risulta evidente che non solo l'amministratore ancora in carica ha titolo per chiedere il compenso fino al giorno della sua revoca, ma potrebbe altresì richiedere l'intero compenso fino al completamento dell'anno di mandato.

    Se ti è necessario un approfondimento o assistenza, contatta il professionista ANACI più vicino. Sicuramente otterrai un aiuto competente e risolutivo.


    Sebastiano Barbassi
    Domus Service - Vicepresidente ANACI Venezia
    Cavallino Treporti



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