LA RISPOSTA DELL'ESPERTO
Sono condomino di un condominio ex Piva. L'amministratore subentrato (non iscritto ad alcuna associazione) ci ha detto che non esistono i documenti dell'ultimo esercizio (2012/130) e senza consultarsi con i revisori (come deliberato in assemblea) ha provveduto a pagare i fornitori di Piva, pagando 2 volte bollette già pagate (una pagata da Piva in aprile e da lei in novembre ed una pagata da lei in novembre e in dicembre). Noi (io sono uno dei revisori) non abbiamo mai potuto visionare alcun documento (tranne l'estratto conto bancario mensile) nonostante le nostre ripetute richieste, prima verbali e poi per raccomandata. La risposta alle raccomandate (4) è stata: continuerò a non rispondervi. E' lecito tutto ciò ?
Risposta:
Egregio Marino,
se le cose sono così come Lei ce le racconta, credo che il collega sia purtroppo indifendibile.
E’ evidente che il potere discrezionale dell’amministratore, anche alla luce delle ultime riforme, è molto limitato.
Pertanto in una situazione complessa e articolata come la Vostra, la partecipazione dei condomini era necessaria, anzi direi essenziale. Aver escluso i revisori dei conti dalla verifica della contabilità mi sembra alquanto bizzarro.
Molte della situazioni da lei descritte rientrano nei motivi per cui è possibile chiedere la revoca dell’amministratore.
Se non volete utilizzare questo sistema, che necessità comunque di un passaggio giudiziario, si può richiedere una assemblea straordinaria per la revoca dell’amministratore raccogliendo una richiesta sottoscritta da almeno 2 condomini che rappresentino almeno 1/6 dei millesimi.
Se l'amministratore persiste nel silenzio e non convoca l'assemblea, sarà bene rivolgersi, senza esitazione, al giudice.
Se ti è necessario un approfondimento o assistenza, contatta il professionista ANACI più vicino. Sicuramente otterrai un aiuto competente e risolutivo.
Sebastiano Barbassi
Domus Service - Cavallino Treporti
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