LA RISPOSTA DELL'ESPERTO
Buongiorno,vorrei staccare il mio appartamento (3° piano su 4) dall' impianto di riscaldamento centralizzato. E' possibile farlo? l'amministratore può opporsi? ringrazio sin d'ora per la risposta.
Risposta:
"Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma."
Così recita l'art.1118 C.C. aggiornato dalla legge 220/2012, prendendo atto della pacifica giurisprudenza in materia.
Il condomino, però, può legittimamente rinunziare all'uso del riscaldamento centralizzato e distaccare le
diramazioni della sua unità immobiliare dall'impianto comune, senza necessità di autorizzazione o
approvazione da parte degli altri condomini, se prova che "dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini" a mezzo di una perizia stilata da tecnico abilitato (che dovrà anche certificare il sistema di stacco), perizia che regga ad una eventuale reazione del condominio.
Senza prova non è possibile il distacco.
Da tenere comunque presente la tendenza tecnica generale che considera preferibili, per risparmio energetico e performance, gli impianti centralizzati e la reazione di parecchie regioni che stanno emettendo provvedimenti che vietano il distacco dagli impianti centralizzati.
Se ti è necessario un approfondimento o assistenza, contatta il professionista ANACI più vicino. Sicuramente otterrai un aiuto competente e risolutivo.
Guido Bartolucci
consulente per il condominio
www.espertoincondominio.it
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