ANAGRAFE CONDOMINIALE - Giacomo

Buongiorno, il quesito che pongo è riferito alla gestione del registro di anagrafe condominiale. Come Amministrazione abbiamo raccolto i dati per costituire il registro con un modulo da noi preparato che include, oltre all'indirizzo dei titolari delle unità immobiliari ed il sub catastale, anche il codice fiscale degli aventi titolo, copia del documento di identità (quando fornito) telefono cellulare e mail. Domanda: un Condomino chiede di poter visionare il registro: lede il diritto alla privacy dare a tale Condominio l'accesso a tutti i dati raccolti? Devo prevedere un registro "pubblico" in cui ometto i dati di codice fiscale/cellulare/mail? Grazie per la risposta Giacomo Meroi

Risposta:

Caro collega,
tutti i dati che sono stati raccolti nel registro di anagrafe condominiale, DEBBONO, essere messi a disposizione degli "AVENTI DIRITTO", come stabilisce la legge 220/12. Quindi non solo dei condomini, ma, per esempio, anche dei fornitori che vorrebbero agire contro il condomino moroso.

Il problema sta a monte: la mia raccolta dati non ha in qualche modo violato la privacy dei condomini?

Dalla tua domanda il problema sembrerebbe limitato a numero cellulare e mail (il codice fiscale è un dato pubblico): se nella scheda di rilevamento che hai inviato al condomino (se hai utilizzato il fac-simile elaborato dall'associazione non hai questo problema) non hai previsto il consenso del condomino, non puoi trattare quei dati. Non è che non li puoi mostrare, non li puoi proprio avere!

Nel caso ti conviene rifare una circolare (per esempio con la scusa di un controllo) ed acquisire i consensi che ti mancano.

Nella parte privata del sito, sotto documenti utili, troverai sia il vademecum del garante della privacy, sia il modello di rilevamento elaborato dall'associazione.

Guido Bartolucci
Consulente per il Condominio
www.espertoincondominio.it

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